martedì 29 settembre 2009

Infantellina Contemporary

11.09.09-23.10.09

"Stairway to Heaven" Kollektivausstellung

11.09.2009 -23.10-2009 Stairway to heaven Die Menschheit hat in der Entwicklung von Physik, Technik und Medizin in den letzten Dekaden exponentielle Fortschritte erzielt. In den letzten 4000 Jahren gab es ebenfalls viele Momente philosophischer und vielleicht auch moralischer Erkenntnis und Erleuchtung. Zwanzig Jahre nach dem Fall der Berliner Mauer stellen wir alle, Künstler eingeschlossen, fest, wie barbarisches Verhalten nach wie vor Teil des Lebens der meisten ist: Wie viel Ungerechtigkeit, wie viele Kriege, wie viele Tote. Hat dies alles einen Sinn? Und repräsentiert dieser Zustand den Wunsch der Erdbewohner, welche sich wünschen das ersehnte Paradies mit ihren Fingern berühren zu können? Die Künstler haben das Talent, das Versteckte sichtbar zu machen. Eine Welt in der tausende aus religiösen Gründen umgebracht wurden. Eine Welt in der Gewalt gerechtfertigt wird im Namen der Zivilisation oder mit der Notwendigkeit des Erhalts von bestimmten Gleichgewichten. Nicht nur Fremde werden geopfert sondern auch Mitglieder der eigenen Gruppe und wir denken an Brecht der sagte: „Bei den Besiegten das nied’re Volk hungerte. Bei den Siegern hungerte das nied’re Volk auch.“ (aus: Bertold Brecht: Auf der Mauer” ). Mittels ihrer Werke stellen die Künstler die Frage: ”Werden wir es nie schaffen, andere zu respektieren und selbst respektiert zu werden?“ Gibt es eine Formel die uns vom Kain-Syndrom (welches uns alle mehr oder weniger betrifft) befreit und welche uns erlaubt, das gewünschte Paradies auf Erden, das Nirwana zu erreichen? Die Künstler und die Kunst selbst haben die große Verantwortung die Sicht der Menschen auf die Welt zu erweitern und dadurch die Welt ohne Gewalt zu verändern. P.S.: Wir fühlen uns keiner bestimmten politischen Richtung verpflichtet und sind offen gegenüber dem Wunsch von Personen,welche ein bestimmtes Thema präsentieren möchten.




11.09.09-23.10.09

"Stairway to Heaven"

11.09.2009 -23.10-2009 Stairway to heaven L’umanità, in pochi decenni, ha fatto progressi esponenziali per ciò che concerne conoscenze ed apparati fisici, tecnologici, medici. Negli ultimi 4000 anni tanti sono stati momenti di corrispettivo fulgore nel campo filosofico e, se vogliamo concedercelo, morale. Nel ventennale della caduta del muro e nell’anniversario della strage delle Twin Towers, tutti , artisti compresi, ancora una volta, abbiamo lo spunto per riflettere su quanta barbarie faccia ancora parte della vita dei più: quante divisioni, quante ingiustizie, quante guerre e battaglie e faide, quante morti. Viene naturale interrograsi se ciò abbia un senso, nel nostro tempo, con il nostro vissuto collettivo. E quanto avviene rappresenta il volere degli abitanti della terra che ambiscono toccare con le proprie dita un presunto paradiso? Gli artisti hanno la predisposizione nel cogliere, percepire e rappresentare quanto si annida sia nelle pieghe luccicanti che in quelle oscure della realtà, anche in quella parte dove, non per finzione, migliaia di uomini e donne innocenti vengono soppressi e/o oppressi con le più svariate motivazioni che siano esse di natura religiosa o politica, motivazioni che vorrebbero essere giustificate dall’ambizione di essere strumenti di civilizzazione e mantenimento degli equilibri. Qualunque sia il fine, gli uni e gli altri sacrificano i propri membri o cittadini ma, come diceva Bertold Brecht (nel suo “Auf der Mauer…”): - I perdenti si trovano tra i vinti ed anche tra i vincitori- Gli artisti si interrogano, attraverso le proprie opere, se sia possibile, per l’umanità intera, riuscire nell’intento di rispettare gli altri ricevendo di contro nient’altro che pacifico rispetto. Esiste la formula che possa liberarci dalla schiavitù della sindrome di Caino (da cui anche i puri possono essere affetti) che ci permetta di raggiungere il tanto anelato “Paradiso” o “Nirvana”? Gli artisti e l’Arte hanno la grande responsabilità, soprattutto in questo momento storico, di aprire le menti e cambiare il mondo, senza violenza.



Nessun commento:

Posta un commento